Cina Antica, terra di scommesse

terra di scommesse

Oggi sappiamo bene che il gioco d’azzardo è accessibile in quasi tutto il mondo e basta collegarsi a 20Bet. Eppure, sbaglieremmo a pensare che si tratti esclusivamente di uno svago moderno o che appartenga solo alla nostra cultura. In Cina, ad esempio, era presente fin dalla notte dei tempi.

Nel corso della sua lunga storia, la Cina ha avuto una relazione complessa con le scommesse sportive e il gioco d’azzardo. Dal tiro con l’arco e le corse di cavalli favoriti dalla nobiltà, alle partite di cuju (un antenato del calcio moderno) popolari tra il popolo, le scommesse sportive hanno svolto un ruolo significativo nella società cinese.

Sin dalla dinastia Zhou (1046-256 a.C.), le scommesse sportive erano comuni. Uno degli sport su cui si scommetteva di più era il tiro con l’arco, molto apprezzato dalla nobiltà. Le corse di cavalli, un altro sport nobiliare, erano anch’esse l’oggetto di scommesse fervide. Nonostante le rigide leggi sociali, non era insolito per i nobili scommettere grandi somme di denaro su queste competizioni.

Anche il popolo partecipava a scommesse sportive, sebbene su scale minori e su sport diversi. Il cuju, un gioco simile al calcio giocato con una palla riempita di piume, era molto popolare tra la gente comune. Era comune scommettere sul risultato delle partite, spesso con scommesse di natura più personale o di beni di consumo piuttosto che di somme di denaro.

L’evoluzione

L’evoluzione

Le scommesse sportive si evolsero nel corso dei secoli. Durante la dinastia Tang (618-907 d.C.), la passione per le scommesse sportive portò alla creazione di numerosi “campi da gioco” dove la gente poteva scommettere su vari sport. Tuttavia, quest’epoca vide anche l’introduzione di leggi più severe contro il gioco d’azzardo, in risposta a preoccupazioni sulla corruzione e sull’ordine sociale.

Nonostante queste restrizioni, le scommesse sportive continuarono a prosperare. Durante la dinastia Song (960-1279 d.C.), l’ascesa della classe mercantile portò a un’espansione delle scommesse sportive. La lotta di cricket, ad esempio, divenne un’arena popolare per le scommesse.

Curiosità

Curiosità

Uno degli aneddoti più interessanti riguarda un imperatore della dinastia Tang, che era un noto appassionato di corse di cavalli. Si dice che avesse una scuderia di oltre 40.000 cavalli e che spesso scommettesse enormi somme sulle corse. In un’occasione, secondo la leggenda, scommise la metà del tesoro imperiale su un singolo cavallo.

Un’altra curiosità riguarda l’antico gioco del wei qi (conosciuto anche come go). Anche se non è uno sport nel senso tradizionale, è stato spesso l’oggetto di scommesse, in particolare tra i nobili. Questo gioco di strategia e tattica richiedeva grande abilità e acume, ed era considerato un segno di raffinatezza e intelletto.

Durante la dinastia Ming (1368-1644 d.C.), le scommesse sportive divennero più organizzate, con l’introduzione di bookmaker professionali e regolamenti più rigorosi. Tuttavia, la corruzione rimaneva un problema, e le leggi contro il gioco d’azzardo furono ulteriormente inasprite.

Nel XX secolo, con l’avvento della Repubblica Popolare Cinese, le scommesse sportive furono ufficialmente bandite. Tuttavia, come per altre forme di gioco d’azzardo, continuavano a prosperare in clandestinità.

Nel complesso, le scommesse sportive hanno avuto un ruolo significativo nella storia cinese. Riflettono non solo l’amore del popolo cinese per lo sport e il gioco, ma anche le tensioni sociali e le preoccupazioni dell’ordine sociale. Anche se le scommesse sportive sono cambiate nel corso dei secoli, rimangono una parte importante del patrimonio culturale cinese.

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